Mosè messaggio del 4 maggio 2021 – Scende appoggiato al suo bastone e si siede su di una roccia
«Mi siedo e osservo, mi siedo su una roccia, accanto al fiume e osservo molti di voi impauriti ormai già sull’orlo della schiavitù mentale, siete dentro di voi ancora vivi? riuscite ancora ad ascoltare la mia voce? riuscite a percepire questa vibrazione di amore? questa scintilla di pace, armonia e forza?
Vi guardo e sussulto, quanti di voi hanno allontanato la loro anima, sfaldandola senza averla mai potuta accarezzare, c’è sofferenza nel nostro Fulcro ma non possiamo abbatterci, non possiamo lasciare andare la speranza.
Rispondete ad una sola domanda, che ne innescherà altre:
sono forse io stato creato per la paura, la sottomissione, il buio?
sono io creato per una lenta agonia dove tutto vuole farmi credere di essere in balia di altro?
sono forse io stato creato per disinstallare ogni mia facoltà mentale, spirituale, animica togliendomi ogni mio obiettivo?
Riflettete e guardate se attorno avete un mondo a misura di uomo o a misura di schiavo
Ora vi lascio, riflettete perché forte è la spaccatura tra guerra e pace, è forte la linea demarcatoria e chi sa leggere i tempi conosce bene chi opera palesemente in questo mondo. Ma conosce bene anche le innumerevoli api di luce che continuano a portare forza, amore, in una costante brocca che fluisce dalla Fonte.
Mando a voi il mio bastone di forza, luce e pace.»
e così si alza dalla roccia e risale in Cielo.