Caro Babbo Natale, anche quest’anno la solita corsa ai regali, la caccia al regalo perfetto, l’acquisto del cibo da mettere sulla tavola per il cenone e per il pranzo è arrivata ma nell’aria avverto sempre di più una forzatura in tutto questo, si corre nei negozi, si esce con borse piene di regali molti con oggetti costosi, comprano, comprano, comprano ma pochissimi regalano un sorriso ed un augurio, non sento più da diverso tempo auguri Buon Natale anche a te.
Caro Babbo Natale il cuore di molti si è ricoperto di bigliettoni luccicanti, come se pacchi colorati e regali opulenti potessero scaldare e riempire il vuoto che non vogliamo vedere e sentire, si corre sempre di più, ci si allontana sempre di più, non si crede nemmeno più in qualcosa ma si compra compulsivamente per riempire continuamente qualcosa.
Caro Babbo Natale, questo Natale è più strano degli altri che ho passato, è più duro da digerire di quelli passati, ma c’è anche tanta speranza, c’è ancora la voglia di lucine nella notte sugli alberi che sfrecciano verso il cielo, Caro Babbo Natale guardo ancora il cielo con gli stessi occhi di quando era piccola con la gioia di ascoltare e vedere Dio nelle piccole e grandi cose, stamattina sono entrata in una delle chiese del mio paese, vuota e silenziosa, preferisco andarci quando non c’è nessuno, si ascoltano meglio i sussurri di Dio, i soffi di Cristo e degli Angeli, appesi ai cancelli delle cappelline laterali c’erano dei bellissimi disegni fatti dai bambini.
Alcune sfere di natale fatte di carte portavano i loro pensieri mi ha colpito in particolare una che chiedeva una casa per ogni abitante di Budrio, quelle poche righe mi hanno fatto ricordare un pensiero che avevo scritto alle elementari.
Caro Babbo Natale vorrei che fosse natale tutti i giorni, ma quel natale che si vede nei film, quel natale che resta nel cuore tutto l’anno, quel senso di condivisione, di amore e apprezzamento che ti fa crescere e voler il bene degli altri.
Vorrei che lo scambio dei doni non fosse solo un obbligo ed un modo di dimostrare che si è, che si possiede più di un altro ma un gesto di affetto e di Dono.
Vorrei che tutti avessero cibo, una casa accogliente, un lavoro che li soddisfa, qualche soldo in più per i propri sogni, e vorrei tanto che la parola sogno diventasse realtà nelle vite di tutti.
Vorrei che ci fosse rispetto, pace, serenità, abbondanza e amore per tutti, tolleranza e fiducia, vorrei che i soldi fossero spesi per tutelare il territorio, pulire i corsi d’acqua, tagliare gli alberi, rispettare la natura, riconvertire le aziende invece di farle diventare delle cattedrali fatiscenti dopo aver spremuto sia i lavoratori sia gli stessi muri.
Vorrei che i politici fossero al servizio del cittadino e non di poteri sotterranei o peggio ancora schiavi del denaro, vorrei che i soldi fossero visti come un mezzo per fare non farne un mezzo di potere escluso e per pochi.
Vorrei Caro Babbo Natale che le persone credessero nell’amore vero, quello che rende liberi e si nutre di fiducia, non di odio, invidia e controllo. Vorrei domani mattina scartare un pacco regalo speciale: un natale che dura un anno dove la gentilezza ed il rispetto non facciano più eccezione e paura ma siano la base della vita.
Caro Babbo Natale il dono che ti faccio è di impegnarmi ogni giorno per realizzare un mondo dove la magia di questa notte duri per sempre.
Buon Natale a tutti noi.