Il 17 novembre di quest’anno nel paese dove abito è successo un evento che ha scosso non solo la mia famiglia ma tante altre persone e soprattutto tutto il territorio attorno a noi, a seguito di copiose piogge il fiume Idice si è gonfiato fino a contenere diversi metri cubi d’acqua che hanno portato ad una rottura di un pezzo del suo argine di circa 50 metri di lunghezza. Verso mezzogiorno la potenza dell’acqua ha travolto molte famiglie, ho visto con i miei occhi la massa d’acqua ricoprire la casa di mio padre, dei miei ex vicini di casa, ho visto in pochissimo tempo una pianura diventare palude.
Mentre guidavo in direzione Budrio, sollecitata dai soccorsi e dalla polizia municipale, vedevo galleggiare e rotolare nell’acqua le arnie color azzurro di mio padre, nella mia mente speravo che gli animali, le persone, Argo il cane di mio papà si salvassero tutte, stupidamente pensavo che una volta ritirata l’acqua non rimanesse quella nota di morte e desolazione di cui si stava impregnando la terra.
Fortunatamente mio fratello era al lavoro ed ha potuto salvare la macchina, mio padre fu tratto in salvo verso sera inoltrata, non voleva abbandonare gli animali e la sua casa. In poco tempo l’acqua ha spazzato via i sogni e la vita di molte persone. Qualcosa è rimasto ma è molto, molto, molto poco rispetto a quello di prima, sono andata anche io a dare una mano a mio papà a contare gli animali morti, fotografare il disastro di quella casa in cui ho abitato anche io per diversi anni. In ogni parte in cui lo sguardo si posava c’era tristezza, desolazione, fango, alberi rotti e spezzati, valanghe di lombrichi annegati, case devastate e macchine da buttare via. In quel momento ti sorge solo una domanda perché? Io mi sono anche chiesta perché siamo dovuti arrivare fino a questo punto? Perché abbiamo fatto arrabbiare così tanto gli elementi naturali? Che cosa non capiamo? In che cosa manchiamo di cura?
Ho visto e toccato con mano la distruzione ma anche come la natura in poco tempo rigenera sé stessa, mi sono data delle risposte alle mie domande, non capiamo quanto sia importante la cura del territorio, non comprendiamo quale sia il vero senso della vita, stiamo portando il nostro pianeta allo stremo delle forze, ci sono leggi umane incoerenti e prive di discernimento che impediscono di mantenere sano il territorio, non capiamo che dobbiamo curare noi stessi ma anche ciò che ci sta attorno.
E se non iniziamo veramente a prenderci cura del territorio pianeta Terra, della nostra anima, della nostra casa fisica, del nostro cuore e di ciò che abbiamo attorno questi eventi non si fermeranno nel 2019 ma proseguiranno anche nel prossimo anno. Non dobbiamo abituarci alla distruzione perché in poco tempo si distrugge tantissimo ma per costruire ci vuole molto più tempo. E la distruzione nel lungo periodo deteriora le persone, dobbiamo costruire nell’amore e nella gioia ed è questo il senso del messaggio dei Raphael.
«Arcangelo Raphel 10 dicembre 2019
Amici cari anime della Terra, prevedere gli eventi non è così semplice e potervi dare un quadro completo non è buona norma, perché evita a voi di fare delle esperienze, ciò che noi mandiamo attraverso chi ci interpreta sono delle linee guida di ciò che può succedere ma soprattutto sono delle possibilità di cambiamento per voi stessi e per tutti coloro che vogliono contribuire alla nuova umanità, e con nuova non intendo quella formata da alcune lobbies ma intendo nuova dentro e fuori, un’umanità che risplende di ogni possibilità, di ogni luce iridescente che proviene dal Cosmo.
Ciò che succede sulla Terra è ciò che di tristezza vive il Cielo, non pensiate che siamo insensibili o che irridiamo la terra di ogni cattiveria perché vi odiamo, che prendiamo vite, alberi, animali perché siamo sadici o fortemente cattivi, esiste sempre un karma personale, un karma collettivo creato da ogni vostra vita e questo si moltiplica, quando diciamo che siete Uno e c’è quell’Uno in voi è per farvi capire che qualsiasi azione facciate risuona in ogni altro essere umano attraverso una rete infinita di vibrazione chiamata rete di Hartmann che attraversa e fascia tutta la Terra. Ciò che avviene non è solo perché piove troppo, perché il tempo è pazzo, avviene perché è la trasposizione di quello che state vivendo voi interiormente, terremoti, tumulti, lutti, paure, e avviene perché ci si scorda spesso quando potente sia la responsabilità di ognuno di voi. Quanto libertà viene dal prendersi ognuno le sue responsabilità, sia nel piccolo livello sia nel grande livello, sia il potente che il meno potente.
Non dovete mai dimenticare che nella storia gli elementi naturali hanno sempre dato dei fermi all’umanità quando stava per distruggere la sua natura stessa e lo stesso pianeta. Iniziate a guardare con occhi diversi tutto quanto, dalle cose piccole alle cose grandi, non è un orologio costoso, un ultra telefono che vi porterà la gioia, ma è lo stare bene con voi stessi e con gli altri è lo stare bene nella propria casa. Iniziate a prendervi cura della vostra casa del cuore dove vive la vostra anima e la vostra coscienza, iniziate ad essere parte di quella creazione, iniziate a prendervi cura anche di un pezzetto piccolo di terra, di un fosso, di un albero, potatelo, curatelo, accuditelo, fatelo crescere con voi, è questo che vi diciamo oggi alle porte della natività. Rinascete adesso, non più schiavi di un’industria che vi vuole tutti uguali, ma figli di un Creatore che vi ha resi diversi ma compatibili, che vi ha donato un pianeta intero e che vi sta dicendo trattatelo con amore non come trattate voi stessi.
Il 2020 vedrà altre situazioni di semi catastrofi, di guerre e di incertezze economiche, ancora non siete arrivati al fondo del bicchiere, ancora non hanno capito i re della terra che non c’è da dimostrare potere e arroganza ma condivisione e amore, lungimiranza ed equità, in un contesto di rispetto della libertà di ogni persona, e questa libertà non deve mai ledere la libertà dell’altro, come siete intersecati di una sottile barriera chiamata aurea o corpi sottili così dovete rispettare il territorio altrui, siate saggi, vivete le feste nella semplicità e nella famiglia, risplendete del sole e di tutti i pianeti dell’Universo. Siate pazienti con voi stessi e con chi vi sta attorno, non siete obbligati ad amarli ma a rispettarli si, non ostacolatevi con desideri futili ma centrate i vostri obiettivi, prendetevi cura di voi stessi e amate questa Terra, ricordatevi sempre che siete ospiti di questo pianeta.»